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progetto BONEX

Nell’ambito del programma PRIMAHorizon 2020, dedicato a ricerca ed innovazione sulla sostenibilità in agricoltura e gestione idrica nell’ambito mediterraneo, il Consorzio è partner del progetto BONEX (Boosting Nexus Framework Implementation in the Mediterranean), al quale è stato attribuito un finanziamento complessivo di 4 milioni di euro. 

 
Lo scopo del progetto è implementare modelli sperimentali che, partendo dall’analisi di situazioni e disponibilità locali, catalizzino le migliori pratiche di gestione idrica, al fine di ottimizzare l’integrazione e la governance tra politiche di settore e gestione idrologica, energetica, agroalimentare e ambientale.
 
Responsabile scientifico del caso italiano è il professor Attilio Toscano, docente di idraulica agraria presso UNIBO, mentre sette sono i progetti dimostrativi (localizzati in Italia, Spagna, Portogallo, Libano, Giordania, Tunisia e Marocco) delle diverse situazioni idrografiche presenti nel bacino mediterraneo.
Gli ambiti di studio coinvolti (tra cui quello consortile) sono stati selezionati sulla base dell’ampiezza delle infrastrutture tecnologiche o territoriali disponibili, nonché della rappresentatività in termini di potenziali conflitti WEFE, sia di carattere sociale che ambientale.
 
Tra le tecnologie, emergenti o consolidate, da analizzare nei diversi ambiti sono indicate le seguenti:
a) risparmio e conservazione dell’acqua;
b) riutilizzo delle acque reflue;
c) tutela degli ecosistemi acquatici.

Obiettivo del progetto è quello di studiare misure/approcci per la conservazione dell’acqua e dell’energia, basati su un bilancio idrico reale, calcolato a scala di distretto, considerando tutti i flussi idrici da/verso l’area. Tenendo anche conto dei fattori che influenzano la qualità dell’acqua destinata all’irrigazione.

il caso studio italiano

L’area della pianura bolognese, caso studio italiano scelto come oggetto di analisi, comprende i distretti irrigui afferenti ai canali Lorgana e Botte (entrambi canali artificiali di bonifica,a doppia funzione cioè scolo delle acque meteoriche e vettoriamento irriguo).

Si tratta di una superficie di circa 24.500 ettari a nord di Bologna, nella quale l’irrigazione si attua attraverso sia canali artificiali a cielo aperto sia condotte in pressione. Durante la stagione irrigua, questo reticolo artificiale convoglia l’acqua di superficie alle aziende agricole, ne raccoglie le acque di drenaggio e le scarica nei corpi idrici riceventi.

L’area consortile selezionata si caratterizza per i seguenti fattori:

  • importante produzione agricola di cereali, orticole e colture industriali
  • apporti e deflussi idrici evidenti e calcolabili
  • presenza di 1.300 ettari di zone umide di grande valenza ambientale
  • presenza di 12 impianti di trattamento di acque reflue urbane che riversano i loro effluenti nel reticolo irriguo.

Il progetto dura 3 anni (2022-2025) e coinvolge le aree Agro-ambiente ed Esercizio e gestione del reticolo idraulico e irriguo della Bonifica Renana.

A fine 2022, hanno preso il via gli incontri di confronto partecipato tra i soggetti (pubblici e privati) titolari di diritti o concessioni idrici: agricoltori, soggetti della filiera agroalimentare e dell’amministrazione pubblica, fornitori di tecnologia, ricercatori e organizzazioni della società civile.

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Risultato
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(4 valutazioni)