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Rigenerazione idraulica: 40 milioni di euro dal PNRR alla Bonifica Renana
notizia pubblicata in data : mercoledì 01 febbraio 2023
Rigenerazione idraulica: 40 milioni di euro dal PNRR alla Bonifica Renana

Nell’ambito del PNRR, i Consorzi di Bonifica italiani hanno proposto al Paese un programma di rinnovamento e manutenzione straordinarie della rete idraulica nazionale. L’obiettivo è l’aumento la resilienza dei territori e delle economie agroalimentari ai drastici cambiamenti climatici in atto, con fasi siccitose e fenomeni metereologici estremi ormai ricorrenti.

 

Anche la Bonifica Renana ha candidato ai fondi del PNRR un programma di interventi strutturali, per rigenerare funzionalità e capacità dei principali nodi del sistema idraulico consortile. Ed è stata finanziato, con 40 milioni di euro, il progetto della Renana di revamping degli impianti e dei canali in chiusura di bacino: cioè Saiarino e Vallesanta, situati entrambi nel comune di Argenta (FE).

 

Qui, da un secolo, convergono tutte le acque di superficie della pianura bolognese, attraverso i grandi canali che connettono tutto il reticolo consortile (canali collettori).

 

A quasi cento anni dall’attivazione del Progetto Generale di Bonifica (1925), queste vere e proprie autostrade dell’acqua presentano una forte riduzione della propria capacità di invaso, a causa dei sedimenti accumulati in un secolo di funzionamento. Si è quindi proposta una rigenerazione idraulica, attraverso il dragaggio e l’espurgo dei fanghi dei canali Lorgana, Garda e Menata. Grazie a questo intervento, si consente il recupero di volume di invaso ed il ripristino della loro efficienza idraulica originaria.

 

Ciò consentirà anche il riutilizzo irriguo dell’importante volume d’acqua che si accumula in questi nodi di chiusura del reticolo idraulico di bonifica (acqua derivata prevalentemente dal fiume Po, tramite il Canale Emiliano Romagnolo). Si aumenta, quindi, anche la disponibilità irrigua per i terreni di pianura a nord di Argenta, senza ulteriori prelievi dalle attuali fonti idriche di superficie.

 

Per raggiungere questi obiettivi, gli impianti idrovori di Saiarino e Vallesanta (già dotati di collegamenti e organi di manovra che consentono di inviare le acque sollevate non verso Reno, ma verso canali consortili utilizzati per l’irrigazione) saranno oggetto di una completa revisione tecnologica.

 

Infatti, questi impianti con le loro nove pompe di sollevamento meccanico, sono stati progettati per lo scolo e la bonifica idraulica e sono pensati per sollevare portate “di punta” solo per brevi periodi, ossia in tempo di pioggia. Invece, gli attuali obiettivi progettuali intendono consentire il sollevamento di portate “minime” ma per periodi prolungati, al fine di soddisfare le esigenze irrigue di quel territorio.

 

Il progetto della Bonifica Renana realizza, quindi, un duplice obiettivo: l’aumento sia della capacità di difesa idraulica (grazie ad un maggior volume di stoccaggio delle acque di piena) sia della disponibilità di risorsa idrica di superficie a fini irrigui durante la stagione estiva. E ciò senza incidere con maggiori prelievi da CER.

 

Inoltre, tra gli interventi del programma consortile ve n’è uno che riveste particolare importanza per la comunità locale e cioè l’installazione della fibra ottica, in linea aerea, necessaria sia per le comunicazioni interne tra strutture consortili sia per il cablaggio dell’abitato della frazione Campotto; questa dotazione verrà realizzata dal Consorzio in sinergia con Lepida SpcA.

 

A questo progetto della Bonifica Renana, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile ha assegnato 40 milioni di euro di finanziamento, nell’ambito dei fondi del PNRR. Riguardo lo stato attuativo del programma di inverventi si sta completando la progettazione esecutiva del I lotto di lavori e la progettazione interna del risezionamento dei grandi canali che arrivano nel territorio argentano.

 

L’avvio dei cantieri è previsto per la fine di quest’anno. Su questo grande intervento, come su tutti quelli del PNRR grava la situazione di incertezza maturata nel 2022, a causa della situazione internazionale sulla scarsità di materiali e dell’incremento dei costi dettato da un inflazione a due cifre.

 

 

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