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Il Laboratorio open air di Monte Pigna, a Santa Lucia di Tole', si è rivelata una meta di successo per le visite scolastiche primaverili.
Sono circa 300 infatti gli studenti di scuola media e superiore che hanno visitato i cantieri sperimentali di ingegneria naturalistica realizzati dalla Bonifica Renana lungo il sentiero ad anello che si snoda in un gradevole bosco.
Si tratta di un percorso didattico, realizzato dal Consorzio, grazie al finanziamento europeo veicolato dal GAL Appennino Bolognese, che illustra, con semplici pannelli esplicativi, le opere base per frenare il dissesto idrogeologico in Appennino.
Parliamo ad esempio di muretti a secco, tagliaacque da strada, palificate, brigliette in legno e sasso ed elementi simili. Tutti fatti utilizzando sassi e pietra locale, stuoie di iuta e pali di castagno: materiali che ben si integrano nel paesaggio appenninico.
Le visite a Monte Pigna sono state guidate dai tecnici della Bonifica Renana e hanno condotto le scolaresche all'area sosta finale, attrezzata per ospitare picnic e pranzi al sacco.
Dopo pranzo, la gita si è conclusa con la visita guidata al locale caseificio di S. Lucia, specializzato nella produzione di Parmigiano Reggiano di montagna, con annessa e immancabile puntata alla vicina stalla di vacche da latte.
Delle undici classi che finora hanno partecipato al modulo formativo Appenino della Renana, sette provengono da Bologna (scuola G. Dozza, del quartiere Barca).
Anche per questo, ad una delle ultime visite guidate ha partecipato Daniele Ara, assessore del Comune di Bologna, con deleghe alla scuola, all'agricoltura e alle reti idriche. A fare gli onori di casa per il Consorzio, il vicepresidente con delega alla montagna Davide Venturi.