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In attesa di una svolta sul tema del ripristino dei danni provocati dalle alluvioni di maggio, questa mattina si è registrato un segnale di speranza per il turismo dell'Appennino Bolognese con la presentazione degli interventi di sistemazione realizzati su cinque sentieri CAI.
Come ha premesso Tiberio Rabboni, presidente del GAL Appennino Bolognese: "Il turismo lento e di prossimità si basa sui cammini identitari (Via degli Dei, Alta Via dei Parchi, Via della Lana e della Seta, Via Mater Dei, Piccola Cassia, Line Gotica ecc) che rappresentano il futuro per una fruizione sostenibile dell'Appennino.
Basti pensare che la sola Via degli Dei tra Bologna e Firenze è stata percorsa nel 2022 da oltre 20mila persone. Questa modalità di turismo permette di mantenere vivi i territori collinari e montani, caratterizzati da grande biodiversità, prodotti agroalimentari d'eccellenza e eccellenze culturali ed architettoniche diffuse. Per questo il GAL sostiene e promuove gli interventi di manutenzione e valorizzazione della rete sentieristica".
Nel caso specifico, il GAL ha affidato alla Bonifica Renana il compito di progettare e realizzare piccole opere di ingegneria naturalistica per mettere in sicurezza i tratti più disagevoli di 5 sentieri CAI, dotandoli anche di tabellazione informativa ed aree di sosta.
Questi interventi, realizzati con materiale locale come legno di castagno, pietre e piante, oggi sono fruibili a Oliveto, ai Prati di Mugnano, vicino a Riola di Vergato, a Sassuno e nell'area a sud di Porretta.
"Ciò è stato possibile - spiega Valentina Borghi, presidente della Bonifica Renana - perchè il Consorzio è una struttura di diritto pubblico che opera da sempre a servizio delle amministrazioni locali. Dal 2012, grazie alla legge regionale n. 7, reinvestiamo oltre l'80% della contribuenza riscossa in Appennino per interventi di prevenzione del dissesto in collina e montagna. Interventi che vengono decisi annualmente da Comuni e Unioni. Nell'ultimo decennio, abbiamo concluso 586 cantieri tra sistemazioni di versanti fragili e viabilità locale, sistemazioni idrauliche nei torrenti regionali e opere per la fruizione dell'ambiente, con un investimento di 35,5 milioni di euro.
"Ogni anno - prosegue la Borghi - su una contribuenza raccolta dalla Renana in Appennino di 3,9 milioni di euro - tolti i costi tecnici di progettazione e funzionamento - circa 3, 5 milioni di euro sono reinvestiti per la cura di questo fragile ambito territoriale. Ovviamente non basta, su un territorio di 2.000 chilometri quadrati, ma con le risorse a sua disposizione il Consorzio cerca di mettere in sinergia anche altre disponibilità locali."
Per far conoscere le bellezze del paesaggio appenninico, i suoi sentieri e cammini, nonchè le tecniche di ingegneria naturalistica impiegate per gli interventi di sistemazione, Martina Mari, documentarista e YouTuber, ha realizzato una serie di cortometraggi che saranno messi in onda per otto sabati, a partire dal 24 giugno 2023, alle ore 12.45 su 7GOLD (can. 12), e caricati sul canale YouTube ERcole TV.