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La delimitazione dei comprensori affidati ai consorzi bonifica non si basa su limiti amministrativi, ma sui confini del bacino idraulico di riferimento. Il comprensorio di bonifica delimita un territorio le cui acque superficiali confluiscono tutte nel medesimo fiume: infatti, per la Renana, si tratta dell’ambito appenninico compreso tra i crinali che dividono dalle altre le acque che arrivano al Reno.
La gestione delle acque di un bacino può essere efficace solo se tiene conto delle dinamiche idrauliche complessive, da monte a valle, fino al recapito finale in mare. Pertanto, la riduzione del rischio idraulico complessivo per il territorio parte agli ambiti montani e collinari, tramite il controllo dei flussi di piena dei torrenti e la gestione del reticolo secondario di scolo.
L’andamento delle piene appenniniche può essere ridotto, nella sua naturale impetuosità, dal corretto funzionamento di opere idrauliche come le briglie che riescono a rallentare la velocità dell’acqua.
Per queste ragioni, ogni anno la Bonifica Renana realizza numerosi interventi di manutenzione funzionale delle opere idrauliche presenti in rii e torrenti appenninici.
In particolare, basandoci sui dati dell'ultimo bilancio approvato, riportiamo, tra gli altri, i seguenti cantieri completati:
- nell’alto bacino del Reno è stata ripristinata la funzionalità idraulica dei rii minori confluenti nel torrente Orsigna (provincia di Pistoia) grazie alla rimozione della vegetazione viva e morta interferente con il regolare deflusso delle acque, alla risagomatura degli alvei a monte e a valle degli attraversamenti stradali ed alla realizzazione di opere di presidio delle sponde e dell’alveo, come scogliere di pietrame a secco e briglie (investimento 51,6 mila euro);
- manutenzione puntuale di sette briglie esistenti e relative difese spondali, con annessa sistemazione idraulica e pulizia del letto del rio Lognola, nei comuni di Monghidoro e Loiano (BO) (investimento 85,4 mila euro);
- rifacimento di un’importante briglia in fase di crollo sul rio S. Andrea, nel comune di Marzabotto (BO) ed eliminazione delle alberature morte o pericolanti, pericolose per il corretto deflusso delle acque del rio (investimento 50 mila euro);
- anche sul rio Marzadore, nel comune di Valsamoggia (BO), si è intervenuti per ripristinare la funzionalità idraulica dell’alveo, ormai compromessa, e gli attraversamenti in cinque punti del rio in cui lo stato del corso d’acqua metteva a rischio anche la viabilità locale (investimento 250 mila euro);
Interventi analoghi sono stati realizzati sui rii Sabbioso (Dozza Imolese), Gorgara (Ozzano Emilia), Landa e Landetta (Monte San Pietro Terme), Bolsenda (Casalecchio di Reno), Vergatello (Vergato), Maresca (S. Marcello Pistoiese). Inoltre, sempre in ambito di prevenzione del rischio idraulico, sono state eseguite le consuete attività di manutenzione sugli interventi preesistenti.